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    FABIOLA FALAPPA

    fabiola

    Amore (flosofico) a prima vista.
    In una serie di richieste di libri a Cittadella editrice per recensioni sulla rivista, chi scrive si era imbattutto in questo nuovo nome, la cui origine di studi era l'Università di Macerata (il cui motto e programma è "L'umanesimo che innova"), università "piccola" al cosiddetto "onor del mondo", ma dove insegnavano docenti di grande prestigio conosciuti e letti (tra cui Roberto Mancini, Sergio Labate, don Giovanni Ferretti, quest'ultimo per la filosofia della religione, e conosciuto personalmente anche per le sempre strane circostanze della vita...). I titoli e i contenuti di questi libri lo rivelerà qui sotto l'Autrice stessa... ma chi scrive era stato conquistato per la sua mai sopita "voglia di filosofia", e di contatto con Autori poco trattati al Liceo ma fondamentali per una comprensione dell'oggi.
    Subito contattata, subito la risposta, subito la collaborazione (vedi qui sotto, nel 2010). Poi la "sfida".
    Chi scrive è da sempre affascinato dalla figura di Etty Hillesum (e ne fa quotidiano uso anche per citazioni a tema su Facebook)... per cui cosa di più normale che chiedere a una giovane donna (probabilmente della stessa età di Etty quando morì) di rileggerla esistenzialmente prima che filosoficamente e tentare di proporre al lettore una linea di lettura o una guida alla lettura? Il risultato è qui sotto, indicato per gli anni 2013-2014. Tra parentesi, questi articoli furono a suo tempo richiesti per una pubblicazione dall'editore (Gerrit van Oord) della casa editrice italiana che cura gli scritti e gli studi su Etty Hillesum, Apeiron... poi l'Autrice non ebbe il tempo per riprenderli e allestirli.... ma chissà in futuro.
    Ecco, questa la "storia" che volevamo raccontare, di questa filosofa che continua a riflettere e a scrivere su temi circa cui avremmo sempre voglia di chiedere contributi adattati a "poveri" pastoralisti.
    E ora ci sia permesso di aggiungere qui, perché bello e significativo, ciò che non abbiamo fatto con altri, ma che è un segno di gratitudine e magari di risveglio di attenzione per qualche visitatore interessato ai temi da lei studiati. Per non pesare troppo sul lay-out della pagina (il testo riportato è abbastanza lungo), ne riduciamo il font.

    «Nel mio itinerario di ricerca mi sono dedicata dapprima allo studio della filosofia hegeliana, restando colpita in particolare dalla questione del ruolo dell’amore nel quadro di un idealismo radicale che apparentemente è incentrato sempre solo sulla razionalità. In effetti, però, lo Spirito mostra anche di portare in sé le facoltà tipiche dell’amore e del perdono. Di qui la realizzazione di un volume dedicato ad approfondire questo versante della concezione di Hegel nella sua rilevanza per l’intersoggettività e per la socialità.
    Tuttavia, fin da questo primo passo della mia ricerca il centro attrattivo era costituito soprattutto dalla spiritualità umana e da ciò che di inconfondibile essa arriva a esprimere. Mi pareva che il tema dello Spirito non poteva non essere ripreso da tutt’altra angolatura, cioè approfondendo il significato dell’anima nel complesso della realtà della persona.
    Perciò nel mio secondo volume ho tentato un’esplorazione del contributo di Buber e di Zambrano nell’orizzonte di un'antropologia integrale, che non vuol dire “totale” ma attenta a evitare le trappole del riduzionismo.
    A quel punto avevo raccolto una serie di indicazioni antropologiche essenziali sì, eppure stridenti con la realtà dell’autocomprensione umana nella società attuale e con le mille modalità con le quali la nostra dignità è offesa. Sorse da questa inquietudine l’idea di una sorta di discesa agli inferi, ossia di uno studio delle deformazioni che colpiscono la condizione umana nella nostra epoca. Ne nacque un terzo volume in cui cercai di mettere in dialogo le analisi più avanzate delle scienze umane e le letture filosofiche della situazione dell’uomo globalizzato e del suo tendenziale individualismo.
    Dopo le tre tappe appena ricordate, il mio desiderio fu quello di allargare e di approfondire la prospettiva elaborando una considerazione filosofica che fosse insieme metafisica e antropologica, ponendo al centro dell’indagine il rapporto tra esistenza e trascendenza. Ho così maturato la convinzione che il pensiero di Karl Jaspers potesse portare un nuovo impulso al pensiero metafisico europeo in una fase storica molto problematica, sia per il nostro continente che per il mondo intero. Tale impulso, tra l’altro, è stato fecondo per contribuire alla maturazione di una visione politica di grande respiro, la cui mancanza attuale è causa dell’evidente incapacità delle istituzioni europee di dare risposta adeguata alla crisi globale che grava sulla nostra società.
    Nel mio ultimo saggio ho affrontato il tema della lettura del senso della storia, in ascolto della lezione di Ernst Bloch. Il piano del discorso è stato quello di un’esplorazione teoretica delle possibilità che tale senso esista e abbia un fondamento metafisico inerente alla vita del mondo, invece che di tipo aprioristico o di matrice provvidenzialista. La mia ricerca si è, così, sviluppata entro l’orizzonte dell’ermeneutica filosofica, intesa nel senso di un’opera di interpretazione che, nel cercare di comprendere la verità inerente a quanto di volta in volta viene studiato, cerca di riconoscere quel senso che orienta non solo la ragione, ma anche l’esistenza».


    2010

    - Educare dal profondo (02/2010, pp. 24-38)

    2013

    - Osare il grande salto. Un percorso di spiritualità per i giovani sulle tracce di Etty Hillesum (01/2013, pp. 22-26)

    - In ascolto del silenzio prossimo. Un percorso di spiritualità per i giovani sulle tracce di Etty Hillesum (02/2013, pp. 50-53)

    - Liberi di amare. Un percorso di spiritualità per i giovani sulle tracce di Etty Hillesum (03/2013, pp. 68-72)

    - Dalla sofferenza alla lucida spiritualità. Un percorso di spiritualità per i giovani sulle tracce di Etty Hillesum (04/2013, pp. 57-61)

    - Tra essere e avere. Un percorso di spiritualità per i giovani sulle tracce di Etty Hillesum (05/2013, pp. 59-61)

    - Imparare a sperare: contro la rassegnazione giungere alla resa. Un percorso di spiritualità per i giovani sulle tracce di Etty Hillesum (07/2013, pp. 46-49)

    - L’eterno in noi. Un percorso di spiritualità per i giovani sulle tracce di Etty Hillesum (08/2013, pp. 47-51)

    2014

    - Agire per la pace futura. Un percorso di spiritualità per i giovani sulle tracce di Etty Hillesum (01/2014, pp. 73-76)


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