Pane e vino
Esercizio di immaginazione (evangelica)…
Immagino il momento in cui Egli guardò la tavola, pensando al simbolo migliore del suo passaggio sulla terra. Aveva davanti a sé le melagrane della Galilea, le spezie dei deserti del Sud, i frutti secchi della Siria, i datteri dell'Egitto. Deve aver teso la Sua mano per consacrare una di queste cose quando, all'improvviso, si ricordò che il messaggio che portava era destinato a tutti gli uomini, in tutti i luoghi… e forse le melagrane e i datteri non esistevano in certe parti del mondo. Di nuovo si guardò intorno e Gli sovvenne un altro pensiero: nelle melagrane, nei datteri, nei frutti, il miracolo della Creazione si manifestava da solo - senza alcuna interferenza dell'essere umano.
Allora Egli disse ai suoi discepoli: "Prendete e mangiate tutti, perché questo è il mio corpo". Perché il pane, al contrario dei datteri, delle melagrane e dei frutti della Siria, era il miglior simbolo del cammino fino a Dio. Il pane era il frutto della terra e DEL LAVORO dell'uomo.